Aporema onlus


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Aporema O.N.L.U.S. nasce nel febbraio del 1998 da una suggestione di Giuseppe Fiorito ed Antonio Manzoni, che in essa intendono diversamente concretizzare la loro attività di artisti e didatti favorendo un nuovo, fitto dialogo tra il mondo della scuola e quello dei linguaggi del contemporaneo.

Nel 2006, Antonello Scotti aderisce alla nascita del nuovo riassetto dell’organizzazione associativa in qualità di socio e di componente del Consiglio di Amministrazione.

Un piccolo gruppo composto da di artisti militanti nell’ambito della ricerca e della sperimentazione dei linguaggi del contemporaneo e da insegnanti, si incontrano quindi per discutere di un malessere percepito, di insoddisfazione professionale ed umana, di sensazione di impotenza, a fronte di un tessuto sociale sempre più appiattito su cliché reiteratisi nel tempo e nella più diffusa indifferenza.

In larga parte il mondo dell’arte copia se stesso adottando un “international style” che assicura un tranquillo segnavia che conduce alla mostra in galleria ed al riconoscimento da parte del mercato: plotoni di giovani aspiranti artisti, ancora studenti in Accademia, esaminano i linguaggi di quanti già godano del riconoscimento della critica, per escogitare percorsi similari conducenti a scorciatoie per l’elogio.

Altrettanto, nel mondo della scuola, mortificato da decenni di pedissequa programmazione, falsamente rinvigorita da periodiche innovazioni spesso limitatesi alla sola variazione della definizione delle discipline, docenti esausti trasmettono un sapere stereotipato che si ripete, nei modi e nei tempi, sempre uguale… all’infinito. La scuola somiglia, così, sempre più ad una giostra di luna park, dove bambini dallo sguardo triste sono costretti ad essere felici perché sono là dove bisogna esserlo, ma continuano a girare in tondo aggrappati ad un vecchi cavallo di legno dipinto a colori un tempo sgargianti.

Eppure, in entrambi gli ambiti, menti fertilissime e personalità di spicco cercano strade alternative, occasioni di riscatto, momenti di vita vera.

Arte e Pedagogia molto spesso si si ignorano. Vivono su pianeti lontani tra loro e, quando s’incrociano, se non si evitano, si osservano brevemente con sospetto per poi proseguire oltre.

Quel piccolo gruppo di artisti ed insegnanti crede nella possibilità di una svolta e crede che possa avvenire grazie all’incontro tra la parte migliore di queste due realtà. Il virus del linguaggio, della ricerca e della creatività può contaminare il corpo ammalato ed indebolito della scuola nutrendosi, a sua volta, della sua ancora intatta capacità di aggregazione e di quanto resta del suo ruolo di referente della cultura sul territorio.

Aporema O.N.L.U.S. è stata fondata a Napoli. È un’organizzazione non lucrativa che nasce dalla sinergia di operatori dei settori della didattica, della formazione, dei beni culturali, dell’arte contemporanea e della comunicazione.

La forza propulsiva dell’azione è l’utilizzo dell’immaginazione, supporto delle dinamiche della creatività. Essa diviene strumento di crescita personale e dello sviluppo delle capacità risolutive, attraverso l’applicazione del pensiero divergente, elemento fondamentale della costruzione permanente dell’individuo.

Aporema O.N.L.U.S. è una struttura no profit che ha come obiettivo istituzionale quello di favorire la diffusione dei linguaggi artistici, anche attraverso nuove forme di didattica laboratoriale in contesti in cui il sociale riveste un carattere di urgenza.

Non si tratta di educazione all’arte, nel senso di studio delle tecniche o delle espressioni artistiche nel tempo… Aporema O.N.L.U.S. affronta come tema lo sviluppo della coscienza dell’uomo, attraverso gli strumenti offerti dal mondo della comunicazione artistica.

Si vuole qui affrontare come tema lo sviluppo della coscienza dell’uomo, attraverso gli strumenti offerti dal mondo della comunicazione artistica.

Pertanto nel percorso messo in atto, vengono coinvolti coloro che pensano in ‘maniera creativa’, ovvero gli artisti visivi, i designer, gli architetti, gli scrittori, i musicisti e quant’altri, i quali rimossi dal proprio terreno di coltura, “contaminano” i cosiddetti non addetti ai lavori in incontri strutturati ad hoc. Questi visti come persone e come professionisti di un mondo lontano, spesso subìto in modo passivo. Il percorso educativo mira a tracciare così momenti atti a fare dell’arte un ‘esperienza. Un’esperienza di incontro.

Il senso di ciò è quello di assumere la consapevolezza della possibilità di un possibile cambiamento nella vita, cambiamento possibile grazie ad una visione creativa, dinamica